Libri di narrativa ma, soprattutto, libri di cucina che acquisto e, spesso, nascondo al Martirio.
Ultimamente, complice un libro di Arc che non trovavo, ho aggiunto un bellissimo libro di dolci all'elenco di Amazon.
Ovviamente l'ho fatto per risparmiare i costi di spedizione, visto che non avrei raggiunto il minimo ordinabile per avere la consegna gratuita, ho *dovuto* fare un'aggiunta....
Ovviamente l'ho fatto per risparmiare i costi di spedizione, visto che non avrei raggiunto il minimo ordinabile per avere la consegna gratuita, ho *dovuto* fare un'aggiunta....
Appunto!
Un libro di cucina.
Di dolci americani per giunta!
Me lo sono trascinato per una settimana avanti e indietro nel tragitto per andare al lavoro e poi....mi sono lanciata.
Ho trovato l'occasione per mettermi all'opera per ringraziare e salutare le colleghe con le quali ho collaborato negli ultimi cinque mesi e che, ahimè, mi tocca salutare per imbarcarmi in una nuova avventura lavorativa.
Ovviamente, come mio solito, ho cambiato alcune parti della ricetta adattandola alla mia fantasia e, soprattutto, alla mia dispensa.
Il risultato? Alle colleghe è piaciuta e, per fortuna, sono riuscita a fare una foto alla fetta prima di portarla in ufficio. Non è restata nemmeno una briciola!.
CRAN-APPLE PIE
(libera interpretazione di omonima ricetta del libro CALIFORNIA BAKERY di Alessio Baù)
NOTE mie:
Gustata tiepida con una pallina di gelato o un ciuffo di panna montata è
spettacolare, anche fredda ha il suo *perchè*
Per la crosta
150 g di farina 00 setacciata
75 g farina manitoba setacciata
75 g farina di grano saraceno setacciata
225 g di burro a pezzetti freddo di frigorifero + 1 noce per la tortiera
40 ml di latte freddo di frigorifero
40 ml di acqua fredda di frigorifero
5 ml di aceto di mele
2 g di sale
20 g di zucchero di canna
per il ripieno
400 g di mele
75 g di cranberries esiccati
45 g di maizena
50 g di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di noce moscata
2 g di sale
2 tuorli
2 cucchiai di miele
i semi di un baccello di vaniglia
1 tazzina di rum
1 tazzina di acqua
Procedimento:
- Ungere accuratamente la tortiera con 1 noce di burro e riporre in frigorifero
- Far rinvenire i cranberries in una ciotola con 1 tazzina di acqua e 1 tazzina di rum.
Per la crosta:
- Mettere nel bicchiere del mixer le tre farine setacciate, il sale, lo zucchero ed il burro a pezzetti (freddo da frigorifero) e azionare la manopola sulla funzione *pulse* fino ad ottenere un impasto sbriciolato.
- Aggiungere il mix di acqua, latte ed aceto e, sempre usando la funzione *pulse*, mescolare sino ad ottenere un panetto di impasto (attenzione, risulterà sicuramente molto morbido, non preoccupatevi, si compatterà poi in frigorifero).
- Avvolgere il panetto in un foglio di pellicola e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Per il ripieno:
- In una ciotola mescolare le mele sbucciate e tagliate a tocchetti grossi, i cramberries rinvenuti nel rum strizzati, la maizena, lo zucchero di canna, la noce moscata ed il sale.
- Mescolare con una frusta od una forchetta i due tuorli con il miele ed i semi del baccello di vaniglia ed aggiungere alle mele.
- Aggiungere lo yogurt e amalgamare bene.
- Dividere la pasta in due porzioni, due terzi per la base ed un terzo per la copertura.
- Tirare la pasta della dose più grande sulla spianatoia infarinata e ricoprire la teglia imburrata tolta dal frigorifero.
- Riempire la base con il ripieno.
- Chiudere con la restante dose di pasta tirata sulla spianatoia infarinata.
- Chiudere bene i bordi e praticare tre incisioni al centro.
- Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per 40/50 minuti.
Sformare il pie, attendere che si sia freddato e trasferirlo sul piatto di portata.
NOTE mie:
- Ho usato le mele degli alberi della mia amica Angela, mele diverse per qualità ma con un sapore stupendo. Le consistenze diverse non hanno affatto guastato il risultato.
- La ricetta parlava di panna acida. Non avendola a disposizione ho sostituito con lo yogurt e non me ne sono pentita.
- Lo stesso vale per la farina integrale che ho sostituito degnamente con la farina di grano saraceno macinata a pietra.
Gustata tiepida con una pallina di gelato o un ciuffo di panna montata è
spettacolare, anche fredda ha il suo *perchè*
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